Strakosha 6,5: tutto bene fino al goal di Payet. Quando parte in ritardo come il regionale pe’ Valmontone.
Wallace 9: dunque. La Lazio gioca nel campo più stronzo del girone. Tu vedi Wallace titolare. Ed è subito rosario in mano e boccetta de acqua benedetta riempita de straforo in parrocchia appoggiata accanto ar telecomando. Poi però Fortuna segna co’ ‘no stacco de testa imperioso e tu pensi de esse precipitato all’improvviso ner “Sottosopra” de Stranger Things. Mezzo voto in meno pe’ quei capelli da venditore de pareo a Passoscuro ma mezzo voto in più pe’ un paio de passaggi da brividi che ce ricordano er Wallace dei bei tempi. Quello molto meno efficace ma infinitamente più romantico.
Acerbi 7: “difensore insuperabile. 192 centimetri di affidabilità. In olio d’oliva” (Cit)
Radu 6,5: affronta er match come se fosse er sorteggio fatto con la monetina prima della partita: a volte, infatti, prende la palla e a volte prende Ocampos.
Caceres 6,5: Inzaghi lo martella tutto er tempo come la moje ar marito la domenica mattina quando lei vorrebbe anda’ ar centro commerciale mentre lui vorrebbe resta’ a casa in ciavatte a vedesse la replica de Lumezzane-Juve Stabia su Raisport.
Parolo 6,5: fa un lavoro oscuro ma efficace manco fosse Licio Gelli ai tempi della P2.
Leiva 6,5: esce sur più bello. Come quando sei costretto a fa’ er salto della quaglia.
Marusic 7: er missile terra aria che finisce sotto l’incrocio dei pali e chiude la partita è talmente inaspettato e fuori dal suo repertorio che un minuto dopo che ha caricato la foto del go’ su Instagram, Zuckerberg in persona j’ha mandato un direct: “Ma che l’hai fatto davvero te? Ma che cazzo stai a di’?! Nun ce credo!! Dai, leva sta foto o te blocco er profilo!”
Milinkovic-Savic 6,5: in lenta ma inesorabile ripresa come la 127 Diesel quando scattava er verde ar semaforo.
Lulic 6,5: Caicedo j’acchitta un no-look perfetto mettendolo da solo davanti al portiere e lui, ovviamente, capisce male e fa un no-goal pazzesco.
Berisha 6,5: entra pe’ ringhia’ a tutti come er cane cacacazzi der vicino tuo (perché ce l’avemo avuto tutti un vicino co’ er cane cacacazzi).
Immobile 7: partita dai contenuti agonistici meravigliosi. In Europa League pare che lui e Caicedo se invertano i ruoli. Un po’ come se Alfred se mettesse a fa’ Batman e Bruce Wayne, er maggiordomo.
Caicedo 10: er tacco pe’ Immobile, er no-look pe’ Lulic, er go’ der 2-0 lasciando scorre er pallone sur sinistro co’ ‘na facilità che er 70% degli attaccanti su quel pallone ce inciampa. Se fosse stato un giocatore de basket, avrebbe fatto ‘na partita alla Michael Jordan. Adani, quando nun esulta ai go’ dell’Inter, dice di lui che “sposta gli equilibri”. In coppia co’ Immobile ha trovato la sua dimensione come Marino Spada (Carlo Verdone) quando s’arruola nei Carabinieri. Partita mostruosa.
Cataldi 6: appena incrocia Strootman je parte er Battisti: “Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?”
Inzaghi 8: prepara la partita più difficile del girone in modo perfetto. Immobile e Caicedo sembrano nati per giocare insieme e lui li mette nelle condizioni migliori. Appena l’arbitro fischia la fine, noi lo sappiamo già che la sua testa schizza già a lunedì. A pensare alla madre di tutte le partite.
Garcia 7: nei suoi anni a Roma, er poro Rudi aveva capito tutto. Perché co’ loro pe’ campa’ de rendita te basta l’illusione de fajie vince lo Scudetto, quella de rimette la chiesa ar centro del villaggio e soprattutto devi sempre parla’ bene der Capitano. Sennò fai la fine de Spalletti. Perché loro, in fondo, so’ un po’ come er cane de Mustafà.
Strootman 4: je poi mette pure ‘na maglia biancoceleste addosso, je resterà sempre quella meravigliosa faccia da cazzo. Pe’ non parla’ poi dei picchi de rosicamento epici che solo lui sa raggiungere.
AVANTI LAZIO.